Le mie vacanze di fine anno le ho volute passare in terra africana. Sono stato ospite ad Uvira del Centro Béthanie con suor Bambina e suor Giovanna, splendide persone come splendidi sono i bambini ospitati, bimbi sordomuti, con problemi motori e bimbi tubercolotici, che avrebbero avuto sicuramente un destino diverso se non fossero  stati accolti e curati da queste persone meravigliose. Elias e Didier della Caritas mi hanno poi permesso il contatto con la gente del posto, gente semplicissima e disponibile a condividere quello che non basta neanche a loro. Ho visitato le strutture dell’Ofed di Georgette: la scuola per bimbi di strada, dove però le aule sono ancora mancanti di pavimento, finestre, porte e banchi per i ragazzi. Dopo questi primi giorni, sono arrivato a Bukavu accolto da p. Franco, altra grande figura. Sono poi stato ospite di suor Francesca, la casertana tenace, che mi ha fatto visitare i tre centri del PEDER, diretti da Thomas, Semy e Jeanjean. Ho avuto la grande fortuna di passare una giornata assieme a questi animatori, che mi hanno portato anche nei quartieri più poveri sulle colline. E’ stata una grande lezione di vita e di conoscenza. Non capita tutti i giorni di poter dialogare con congolesi in Congo sulla situazione politica, economica, sociale del loro paese, spaziando dalla situazione a nord sopra la città di Goma dove c’è ancora la guerriglia voluta dall’Occidente potente, attraverso giochi di pressione su stati compiacenti, fino al lavoro oscuro delle multinazionali, di alcune ong, della forza di pace dell’ONU, che invece di creare le basi concrete per uno sviluppo di questa parte dell’Africa, tiene in ostaggio di volontà altrui un popolo, rendendolo dipendente degli aiuti internazionali.

Ora vi saluto e vi auguro un nuovo anno ricco di cose buone e povero di cose inutili.