PROGETTO: Sostegno urgente e sostenibile a fronte della crisi alimentare e nutrizionale che colpisce le popolazioni vulnerabili nel Dipartimento di Logone e Chari, Regione dell’Estremo Nord, Camerun

Progetto co-finanziato da:

 

 

 

 

IL CONTESTO GENERALE

Nel 2025 il Camerun affronta tre crisi umanitarie complesse: la crisi del bacino del Lago Ciad nell’Estremo Nord, la crisi anglofona nel Nord-Ovest e Sud-Ovest e l’afflusso di rifugiati centrafricani a est. Oltre 3,3 milioni di persone necessitano di assistenza, con più di un milione di sfollati interni, 700.000 ritornati e 440.000 rifugiati. La regione dell’Estremo Nord è la più colpita, con oltre 1,4 milioni di persone in difficoltà, aggravate dalle inondazioni del 2024 che hanno danneggiato decine di migliaia di persone e distrutto migliaia di ettari di colture.

La sicurezza resta precaria per via dei gruppi armati e dei disastri naturali: il 95% degli sfollati è vittima diretta di questi eventi. I comuni di Hile Alifa, Makary e Blangoua ospitano quasi 6.700 persone sfollate, con forti pressioni su risorse, mezzi di sussistenza e coesione sociale. Nella Regione (Estremo Nord Camerun) circa 73.400 persone hanno urgente bisogno di assistenza per alloggio e accesso alla terra. Le donne, pur avendo diritti legali alla proprietà, sono fortemente penalizzate da norme consuetudinarie discriminatorie e rischiano sgomberi e marginalizzazione, soprattutto se vedove o capofamiglia.

La sicurezza alimentare è in rapido deterioramento: dal 2025 molte aree della Regione, tra cui il dipartimento target di Logone-et-Chari, sono classificate in crisi (fase 3 IPC) o addirittura emergenza (fase 4), a causa della perdita di beni, dell’esaurimento delle scorte e dell’aumento dei prezzi. Oltre 215.000 persone necessitano di aiuti alimentari e 71.000 di assistenza nutrizionale; più di 255.000 bambini sono minacciati da malnutrizione acuta.

Le valutazioni recenti relative alle 3 Municipalità target mostrano che il 74% delle famiglie ha un consumo alimentare povero e oltre il 70% adotta strategie di sopravvivenza d’emergenza. I bisogni più urgenti restano cibo, alloggio, acqua, salute e protezione legale (atti di nascita, diritti sulla terra).

L’accesso all’acqua e ai servizi igienici è critico: la disponibilità media varia da 7 a 12 litri per persona al giorno, ben al di sotto dello standard minimo di 15 litri. Le pratiche igieniche sono inadeguate: solo il 20% delle persone si lava le mani dopo l’uso dei servizi igienici. La carenza di latrine costringe alla defecazione all’aperto, aumentando i rischi di malattie come colera, dissenteria e febbre tifoide. L’ultima epidemia di colera è stata dichiarata a novembre 2024.

La crisi WASH, unita all’insicurezza alimentare e sanitaria, ha gravi ripercussioni psicologiche e sociali, soprattutto per donne e bambini. Il calo dei fondi umanitari e la sospensione di alcuni finanziamenti internazionali lasciano molte allerte senza risposta.

Infine, la pressione sulle risorse naturali e la scarsità di terra alimentano conflitti agropastorali e tensioni tra sfollati e comunità ospitanti. Le disuguaglianze di genere e la violenza basata sul genere sono in aumento; in un contesto patriarcale, le donne sole, vedove o capofamiglia incontrano grandi difficoltà ad accedere a casa, terra e reddito, spesso costrette a vivere in insediamenti precari o a ricorrere a strategie di sopravvivenza rischiose.

 

IL CONTESTO SPECIFICO DI INTERVENTO

8 comunità nelle Municipalità di di Hile Alifa, Blangoua et Makary – Dipartimento di Logone et Chari – Regione dell’Estremo Nord Camerun.

 

OBIETTIVO GENERALE: Il progetto mira ad alleviare le sofferenze immediate e rafforzare la resilienza delle popolazioni vulnerabili colpite dalla crisi della sicurezza alimentare e nutrizionale nella regione dell’Estremo Nord, a causa della violenza e delle catastrofi naturali nel dipartimento di Logone e Chari.

OBIETTIVO SPECIFICO: Migliorare le condizioni alimentari e nutrizionali dei gruppi più vulnerabili, rafforzando al contempo la loro capacità di rispondere efficacemente alle sfide poste dalle complesse crisi umanitarie in corso nel Dipartimento Logone e Chari (Municipalità Hile Alifa, Makari e Blagoua).

PARTNER DI PROGETTO

NRC (Norwegian Refugee Council), capofila/mandataria dell’iniziativa. Organizzazione umanitaria presente in Camerun dal 2017, per rispondere ai bisogni umanitari in materia di sicurezza alimentare, acqua, igiene, rifugi, educazione e protezione legale.

ACEEN (Alleanza di cittadini per lo sviluppo e l’educazione ambientale), ONG camerunese presente nella regione dell’Estremo Nord dal 2000, ben radicata, riconosciuta e stimata, sia da istituzioni che dalle comunità locali.

CADEPI (Centre d’Appui au Développement local Participatif Intégré), ONG camerunese la cui missione è la promozione del dialogo per la gestione sostenibile delle risorse naturali e il miglioramento dei servizi sociali di base.

 

PRINCIPALI ATTIVITÀ

  • Sostegno, a livello familiare, della produzione agricola con elevato potenziale nutrizionale
  • Servizi di informazione, consulenza e assistenza legale per garantire l’accesso alle terre coltivabili a sfollati e nuclei più vulnerabili
  • Formazione tecnica su diversi itinerari di produzione e trasformazione, innovativi e resilienti
  • Liquidità per il fabbisogno alimentare durante il periodo di saldatura alimentare
  • Avvio/rafforzamento di attività generatrici di reddito (AGR) individuali e di gruppo e loro sostegno materiale, infrastrutturale e finanziario
  • Sostegno all’evoluzione delle AGR target da informali a formali
  • Creazione/ristrutturazione di circa 30 “Gruppi di Risparmio e Credito” (GEC) anche attraverso fondi di sostegno al microcredito
  • Riabilitazione di 9 punti d’acqua potabile
  • Fornitura e dotazione di 1.200 kit per la raccolta e il corretto stoccaggio dell’acqua potabile
  • Organizzazione di campagne di sensibilizzazione sulle buone pratiche nutrizionali e igienico-sanitarie + creazione di Comitati ad hoc
  • Organizzazione di sessioni di screening per la malnutrizione di donne e bambini
  • Aiuti alimentari d’emergenza e accesso alle cure mediche per minori gravemente malnutriti
  • Diagnosi partecipata sulle vulnerabilità ai disastri a livello di comunità/comune
  • Sostegno al funzionamento dei sistemi di prevenzione e gestione delle catastrofi
  • Sostegno all’attuazione di piani d’azione e progetti comunitari per la protezione dei beni produttivi e delle risorse naturali attraverso attività HIMO

BENEFICIARI

L’intervento interesserà direttamente almeno 11,600 persone, fra le quali:

  • 900 persone / 700 famiglie vulnerabili all’insicurezza alimentare, che riceveranno formazione, accompagnamento e sostegno alimentare e per l’auto-produzione;
  • i soci di 30 Gruppi di risparmio e credito;
  • 000 persone alle quali sarà garantito l’accesso all’acqua potabile e sensibilizzazione su buone pratiche nutrizionali e igienico-sanitarie;
  • bambini e donne sottoposti a sessioni di screening per la malnutrizione e a conseguente assistenza;
  • 600 persone che beneficeranno di sistemi locali di prevenzione e gestione dei disastri migliorati attraverso lo sviluppo di capacità tecniche, l’aggiornamento dei piani d’azione e l’attuazione di progetti di protezione dei beni comunitari.

 

Se puoi aiutarci a continuare a fare del bene:

  • Bollettino postale: 12 93 13 58
  • Banca Etica: IBAN IT71 S050 1811 8000 0001 1352 424
  • BCC Roma: IBAN IT56 H083 2762 5200 0000 0011 861
  • Posta: IBAN IT61 F076 0112 1000 0001 2931 358
  • Dona ora: https://www.incontrofraipopoli.it/2019/12/dona-ora-ifp/
  • Il tuo 5×1000 a Incontro fra i Popoli ETS, codice fiscale 920 450 402 81
  • Fra i documenti per la dichiarazione dei redditi, inserisci anche la ricevuta dei versamenti a Incontro fra i Popoli; l’associazione è ETS-OSC e le tue offerte sono deducibili dal reddito o detraibili dall’imposta (art. 83 D.Lgs. 117/2017, co. 1 e 2).