2016 – Adolescenti creativi – RD Congo

Nelle periferie della città di Uvira, sui bordi del lago Tanganica, molti bambini-ragazzi-giovani di strada e figli di famiglie povere o inesistenti si sono rimboccati le maniche e si sono dati un mestiere per vivere, accorpandosi in gruppi di mestiere.
Quattordici di questi gruppi, per un totale di 240 soci formano l’AEJT (Associazione di Ragazzi e di Giovani Lavoratori), un gioiello di innovazione socio-economica.
Ogni membro dell’AEJT settimanalmente versa nelle casse dell’associazione una quota dei propri proventi, andando così a costituire una cassa comune per mantenere ed aumentare gli strumenti di lavoro e quanto altro serve e per sopperire alle emergenze dell’uno e dell’altro socio. Molti sono studenti-lavoratori, altri solo lavoratori, altri impossibilitati ad andare a scuola per mancanza di fondi. Riuniti in gruppi di mutuo aiuto, da questi acquistano forza, motivazione e protezione da violenze e abusi esterni o, più semplicemente, in caso di malattia o infortunio. L’unione permette di avere voce anche di fronte alle autorità amministrative e ai commercianti.
Grazie ai 750 euro raccolti da Incontro fra i Popoli, cinque gruppi di base dell’AEJT di Uvira hanno potuto acquistare il materiale necessario per rilanciare le loro attività generatrici di reddito, divenendo così protagonisti del loro riscatto sociale:

  • Il gruppo di allevatori ha acquistato 4 capre, tre delle quali incinte e una con il suo piccolo e costruito un recinto e una piccola stalla. Fonte di reddito sarà il commercio dei capretti e di molteplici derivati di origine animale.
  • Due gruppi di commercianti di prodotti agro-alimentari hanno affittato un locale come negozio per la vendita dei loro prodotti.
  • Due gruppi di produttori di bracieri ecologici hanno costruito un piccolo hangar di produzione dove, a partire da materiale di scarto e argilla, riescono a produrre due modelli di fornelli da cucina a basso consumo di legna. Hanno inoltre acquistato nuovi utensili e altri strumenti di lavoro.

 

 I giovani fabbricanti di bracieri ecologici

2015 – 2016 Un pozzo per la scuola San Martino di Kaélé – Camerun

In Camerun l’accesso all’acqua è molto difficile, specialmente nella Regione dell’Estremo Nord, vicino al deserto del Sahara, perché non ci sono corsi d’acqua. Anche nelle scuole, dove i bambini passano metà delle loro giornate, manca l’acqua.
Incontro fra i Popoli, con l’associazione camerunese Tammounde (Speranza), nel 2015/16 è arrivata a costruire un nuovo pozzo, la cui pompa di estrazione dell’acqua (50 metri di profondità) funziona con i pannelli fotovoltaici. Le opere strutturali sono state accompagnate da un percorso di animazione e formazione per i genitori e gli insegnanti, che avevano chiesto il pozzo e che lo gestiranno nel futuro.

Il pozzo fotovoltaico

2015 – Un pulmino per Beius – Romania

In Romania, uscita da neppure tre decenni da un lungo periodo di durissima dittatura e isolamento culturale, non esistono ancora strutture e servizi per i bambini e per i giovani, al di là della scuola, peraltro essa stessa chiusa ad ogni apporto esterno. E neppure esiste ancora, né da parte dello stato e delle amministrazioni locali, né da parte delle varie Chiese (attualmente uniche espressioni della società civile) la percezione che i bambini e i giovani hanno bisogno di un’attenzione particolare.

A Beius, una cittadina nell’ovest della Romania, alcune suore italiane, in particolare suor Antonella Lazzaro, da anni perseguono un’opera di convincimento della Chiesa Cattolica locale a non accontentarsi più delle cerimonie liturgiche, ma ad aprirsi alle nuove generazioni, offrendo loro proposte educative (e pastorali) privilegiate ed adeguate alla loro età e alla mondializzazione che pian piano entra anche in questo paese. Il parroco di Beius ed alcuni parroci limitrofi si sono lasciati “contaminare” positivamente da queste suore.

Incontro fra i Popoli, con i 5000 euro raccolti grazie al prezioso sostegno di molte famiglie, ha offerto un pulmino alla parrocchia di Beius, un minibus di 9 posti che, giunto a destinazione, è a disposizione dei ragazzi di Beius e in pieno utilizzo per gite, grest, campi scuola, scampagnate e incontri giovanili.

Un pulmino per Beius web

Bambini di Beius con il nuovo pulmino

 

2015 – Donne allevatrici di pecore – Camerun

All’impresa “Togle”, sorta nel 1985 da un gruppo di 25 donne di Guidiguis in Camerun, formata nella sua capacità gestionale da Incontro fra i Popoli nel 2002 e arricchita di una porcilaia nel 2004, nel 2014 la peste suina uccise tutti i maiali. Erano 44, con chissà quanti maialini.

Allora le donne tesero ancora la mano ad Incontro fra i Popoli che ha offerto loro 1000 €, con i quali sono state comprate undici pecore di razza saheliana, quella resistente alle malattie e che prende peso facilmente anche con gli scarti delle colture dei campi. Se con i maiali i clienti erano cristiani, ora con le pecore saranno musulmani. Intanto le donne riprendono ad avere entrate che daranno loro sufficienza e sicurezza finanziaria.

Ma con questo progetto alle donne delle pecore è stata offerta anche una nuova iniezione di conoscenze sulla gestione di impresa, per arrivare a costituire un vero capitale tale da perennizzare l’opera e garantirne la sopravvivenza anche in caso di sinistro.

 

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Gruppo di donne con le pecore saheliane

2015 – La sfida del “sapone” – Repubblica Democratica del Congo

Le guerre, che hanno scosso anche il territorio di Fizi nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, non lasciano prospettive ai giovani, che spesso si arruolano nei gruppi armati, o si perdono in alcool, droga e prostituzione.

L’associazione CJFemmes (Circolo delle Giovani Donne del Kivu) ha creato un centro di formazione professionale per la produzione di sapone artigianale. Ogni semestre formano due giovani, recuperati fra le ragazze madri o vittime di violenze sessuali o ex ragazzi soldato. Chi è formato poi è aiutato ad aprire un suo laboratorio di produzione e vendita. Fizi, 40.000 abitanti, è capoluogo di provincia, quindi in rapida espansione … e non esistono supermercati e botteghe che vendano sapone ‘importato’. Il sapone prodotto dai giovani nell’apprendistato serve anche come autofinanziamento per l’associazione stessa. Il sapone è prodotto molto artigianalmente: una stanzetta e un minimo di bacinelle e mestoli.

Il saponificio di Fizi, grazie ai 415 euro ricevuti, è stato dotato di nuovi strumenti e materiali, ha aumentato sia il numero di giovani in formazione ogni semestre (da 2 a 5), sia la capacità di produzione, raddoppiando in poco tempo le entrate mensili, indispensabili per il loro autofinanziamento.

la sfida del sapone web

Giovane in formazione al saponificio di Fizi

2015 – Emergenza nubifragio ad Uvira – Repubblica Democratica del Congo

Nella periferia della città di Uvira, nella Repubblica Democratica del Congo, molti bambini e ragazzi di strada o figli di famiglie con un forte disagio socio-economico si sono rimboccati le maniche e si sono creati un lavoro per vivere, accorpandosi in gruppi di mestiere. Undici di questi gruppi, per un totale di 246 soci (7-25 anni), hanno formato l’AEJT, “Associazione dei bambini e dei giovani lavoratori”, un vero gioiello di innovazione socio-economica.

Ma la notte di venerdì 3 aprile 2015 una pioggia torrenziale è caduta sulla città, provocando innumerevoli danni, che hanno colpito anche l’AEJT, i suoi membri e le loro famiglie.

In città 443 case sono state distrutte e moltissime altre gravemente danneggiate. Tra queste, anche 56 case delle famiglie dei membri dell’AEJT sono crollate e i tetti di molte altre abitazioni sono stati divelti. I bambini e i ragazzi dell’AEJT sono stati costretti a passare la notte all’aperto, senza alcun supporto.

Anche le scuole frequentate da questi ragazzi non sono state risparmiate da questo disastro.

Incontro fra i Popoli ha inviato all’AEJT 3.000 euro per far fronte a questa emergenza, dando così il supporto necessario per la riabilitazione e la ricostruzione: trentaquattro famiglie hanno ricostruito la loro casa: ogni famiglia si è costruita i muri con mattoni crudi, poi Incontro fra i Popoli, attraverso l’AEJT, ha offerto loro le lamiere ondulate per il tetto. Inoltre, ventidue alunni sono stati riforniti di un nuovo kit scolastico, al posto del precedente distrutto dall’alluvione: cartelle, quaderni, penne, scatola matematica (righe, squadre, compasso).

Nubifragio (FILEminimizer)

Florentin, presidente dell’AEJT, distribuisce i kit scolastici dopo l’alluvione

2015 – Concorso d’arte tra i giovani, per la pace e la non violenza in Congo – Repubblica Democratica del Congo

L’associazione congolese “La Floraison” aveva chiesto l’aiuto di Incontro fra i Popoli per sensibilizzare ed educare i giovani adolescenti del suo territorio ai temi della pace, nonviolenza, diritti umani. Dieci famiglie italiane hanno risposto all’appello offrendo 1.292 euro.

In un paese come la Repubblica Democratica del Congo, che ha vissuto anni di conflitti e violenze che hanno lacerato il tessuto sociale e leso le comunità e le famiglie, la popolazione necessita di essere sensibilizzata ed informata, per ricreare le fondamenta di una società che si basi sulla convivenza pacifica, la tolleranza e il rispetto dei diritti umani. Se i giovani sono coinvolti nel processo democratico già in tenera età, imparano per tutta la vita l’importanza di esprimersi non con la forza, ma in modo libero e partecipato.

La scuola è stata identificata come l’ambiente ideale nel quale intervenire. Dieci istituti superiori della città di Baraka (120.000 abitanti) sono stati coinvolti e i giovani adolescenti hanno avuto la possibilità di esprimersi in un concorso artistico attraverso il disegno, la poesia, il teatro. Il concorso è stato realizzato in due fasi: all’interno di ogni scuola e poi a livello interistituto. In ogni istituto sono stati organizzati anche alcuni momenti di sensibilizzazione. Dei premi sono stati riservati alle due scuole finaliste e omaggi per gli altri istituti partecipanti (palloni da calcio, quaderni, penne, scatole di matematica, t-shirt con il messaggio della manifestazione, gessi, …). Gli studenti che si sono distinti particolarmente per le loro doti artistiche hanno ricevuto un’uniforme della scuola, un paio di scarpe, uno zaino e una t-shirt con stampato il messaggio della manifestazione.

Concorso d’arte tra i giovani, per la pace e la non violenza in Congo

Momento di sensibilizzazione a Baraka

2014 – Il riscatto delle donne di Shabunda – Repubblica Democratica del Congo

L’azione concreta per lo sviluppo del territorio di Shabunda è la missione di 17 donne e 17 uomini uniti nell’associazione ‘ACADISHA’ per promuovere una combinazione economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile di agricoltura, allevamento e piscicoltura nel territorio fisicamente e culturalmente più isolato del Sud Kivu, in Repubblica Democratica del Congo.

Gente caparbia, a cui non piace tendere la mano in richiesta di aiuto se non dopo essersele abbondantemente sporcate nella terra ed aver realizzato di non avere abbastanza risorse per far fronte a tutte le realtà di disagio che li circondano.

‘ACADISHA’ha portato alla conoscenza di Incontro fra i Popoli le difficilissime condizioni di vita di 55 donne vulnerabili, violentate fisicamente e psicologicamente dalle milizie Raiya Mutomboki, May May e FDLR, spesso vedove, talvolta sieropositive, ma che testimoniano la volontà di superare questa loro situazione, soprattutto perché madri di famiglia.

La proposta di Acadisha è stata dunque quella di favorire un riscatto che partisse dalle donne stesse, combinandolo con attività che permettessero alle loro famiglie un’autonomia alimentare e non solo.

ACADISHA, grazie al supporto di Incontro fra i Popoli che ha raccolto per loro 2.500 euro con il programma di Sostegno a Distanza (che si sono aggiunti ai 1.500 che già avevano a disposizione), ha potuto incentivare e sostenere l’avvio di orti cittadini recintati e protetti dagli animali in divagazione (anche con distribuzione iniziale di sementi e utensili e donando sessioni di formazione) e consentire a 55 donne-madri di iniziare un’attività che permetta di avere di che sfamare dignitosamente il proprio nucleo familiare e la possibilità di vendere qualcosa per far fronte ad altre spese, ad esempio tasse scolastiche e cure mediche.

L’azione è stata anche un incentivo per il resto della popolazione, che può ora confrontarsi con esperienze pilota sostenibili, di auto-promozione, rispettose del patrimonio forestale e disporre di sementi di alta qualità. Altri benefici per la collettività, riguardano infine l’abbassamento degli esorbitanti prezzi dei prodotti alimentari dovuti all’isolamento della città.

Il riscatto delle donne di Shabunda web

Le donne di Shabunda al lavoro negli orti cittadini

2014 – Impresa di sarti ex ragazzi di strada – Repubblica Democratica del Congo

II PEDER, ente umanitario congolese, interviene nella città di Bukavu rifugio per gli ‘sfollati’che arrivano dai paesi periferici a causa dell’insicurezza nelle loro zone d’origine. Nei loro “punti di ascolto”, gli animatori del PEDER accostano i bambini di strada e, dialogando con loro, li orientano verso uno dei suoi quattro centri di accoglienza, dove sono già ospitati oltre mille bambini, seguiti nell’alfabetizzazione, scolarizzazione e orientamento alla formazione professionale (falegnameria, sartoria, meccanica). Alla fine del percorso, il ragazzo ormai giovane, viene incoraggiato ad esercitare la professione appresa, inserendosi, come garanzia di maggiore stabilità, in un gruppo già costituito di altri giovani usciti prima di lui e dello stesso mestiere. Gli viene fornito un kit di strumenti da utilizzare, che tuttavia gli apparterrà solo dopo due anni di lavoro all’interno della sua cooperativa. E tutti questi gruppi-cooperative sono riuniti in una federazione, chiamata ‘AEJT’ (Associazione dei Bambini e dei Giovani Lavoratori). Tra tutti questi gruppi di giovani artigiani, ce n’è uno composto di nove ex ragazzi di strada fra i 16 e i 30 anni, 5 ragazzi e 4 ragazze, tutti sarti, un gruppo chiamato ‘Cimpwiji’(pronuncia: Cimpuigi). Grazie alla formazione ricevuta dal PEDER, il gruppo è riuscito già a guadagnare quel tanto da aiutare le proprie famiglie di origine e affittare una sede di lavoro. A Mudusa, dove operano questi giovani, non esisteva una sartoria moderna. Le donne per farsi fare degli abiti di buona qualità andavano fino a Bukavu, distante 15 Km. Anche i giovani di Cimpwiji, per soddisfare la loro clientela (approvvigionarsi delle materie prime, cucire i ricami richiesti dai loro clienti, ecc.) dovevano andare in città.

Questi giovani hanno chiesto aiuto ad Incontro fra i Popoli e, con i 3000 euro raccolti grazie al sostegno di alcune famiglie italiane, hanno potuto costruire un piccolo laboratorio di sartoria e dotarlo di 5 nuove macchine da cucire, nonché di uno stock di materiale utile per la loro attività (stiramaniche, forbici dentate e ordinarie, un ferro da stiro elettrico ed uno a brace, tavolo di taglio, cobra, sedie, squadre e un grande specchio) e consumabili vari (rotoli di tessuti, bottoni, cerniere), elevando notevolmente le loro prestazioni professionali.

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I giovani sarti davanti al loro laboratorio

2013 – Una farmacia veterinaria a Kinshasa – Repubblica Democratica del Congo

A Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, estesa per 60 km con 7-10 milioni di abitanti, ancora oggi si muore di fame e molti quartieri sono sprovvisti di acqua, strade e corrente elettrica. Questa situazione è valida anche per il quartiere Lukanga. Come i quartieri di periferia, non è che un centro agricolo, dove i sussidi per la vita sono l’agricoltura e l’allevamento domestico e dove vivere è molto difficile. “AEJDD – Associazione di Promozione dei Giovani Dinamici impegnati nello Sviluppo” è un’organizzazione costituita da 300 giovani famiglie, dotata di statuto e riconoscimento giuridico, con sede nel quartiere Lukanga del Comune di Ngaliema (uno dei 45 comuni in cui è divisa la città). È diretta da un comitato di gestione formato da un presidente, Emmanuel Mayuma, un vice-presidente, Pierre Shako, un segretario, Ezéchiel Bungu, e una contabile, Annie Banza. Alcuni suoi membri hanno usufruito in passato del corso di piscicoltura realizzato da IfP. L’associazione AEJDD si occupa in particolare della formazione professionale di donne e giovani che si dedicano alle attività di allevamento domestico, di agricoltura e di piscicoltura. Le 300 giovani famiglie che costituiscono l’AEJDD, vedendo che la loro prima fonte di proteine e di reddito è l’allevamento domestico, hanno pensato, come mezzo di autofinanziamento, all’avvio di un punto vendita di prodotti veterinari e alimentari per bestiame. E’ infatti molto triste impegnarsi nell’allevamento di galline, maiali, conigli, ecc. e poi vederseli improvvisamente morire di malattia.

La farmacia veterinaria è oggi ben funzionante e le ventiquattro famiglie italiane che hanno scelto di condividere 3.146 € in favore di questi quattrocento ragazze e ragazzi possono essere soddisfatte. Da agosto2014 si sono trasferiti in un nuovo stabile, risparmiando così per sempre i 100 $ di affitto mensile! E dietro il bancone della farmacia … il sorriso di Christelle, una giovane sostenuta negli studi tramite IfP da un’altra famiglia italiana.

Farmacia veterinaria a Kinshasa web

La prima farmacia veterinaria a Kinshasa

2012-2015 – Le famiglie dei ragazzi di strada –Repubblica Democratica del Congo

Quando nel 1996, a seguito del genocidio in Ruanda, i profughi ruandesi trovarono scampo nel vicino Congo, per la città di Bukavu fu l’inizio del declino: in pochi mesi accolse tanti profughi quanti i suoi abitanti, raddoppiando così la sua popolazione. Il reddito pro capite scese a 15 centesimi di euro al giorno ed è ancora a quel livello. Migliaia di famiglie videro i loro figli sfuggire e diventare ragazzi di strada.

Con l’aiuto di due associazioni congolesi, il Peder ed il Cab, nel corso degli anni Incontro fra i Popoli ha supportato circa 150 famiglie (soprattutto donne vedove) che hanno potuto avviare una propria attività remunerativa. Al genitore è stata data la somma necessaria (in media 200 euro) per avviare un lavoro (sartoria, piccolo commercio, allevamento domestico, falegnameria, ecc.), assieme ad una formazione specifica e ad un accompagnamento psicosociale ai figli. Grazie al nuovo reddito i figli hanno potuto abbandonare la strada, rientrare in famiglia e alcune volte tornare anche a scuola.

 

Una mamma di Bukavu con i suoi bambini

2011-2014 – Il riscatto delle vedove – Nepal

Il Nepal esce da una sanguinosa guerra civile durata 11 anni. Molte donne si sono trovate vedove e magari con qualche figlio a carico, anche se sono ancora giovani. In Nepal quando una donna diventa vedova perde ogni diritto e diventa un’ombra sociale, una ‘strega’ da disprezzare. Non può avviare nessuna attività che dia reddito. Alcune di loro si sono riunite in un’associazione, “Women for Human Rights” (WHR), ora di 45.000 socie, decise a darsi un futuro, una posizione sociale e ad educare i figli.

Incontro fra i Popoli ha appoggiato l’azione dell’associazione WHR che, grazie a questo sostegno, ha potuto offrire una piccola somma ad un centinaio di donne, sottoforma di microcredito (in media 100 euro per ogni famiglia), così da permettere loro di avviare una specifica attività produttiva (sartoria, piccolo commercio, allevamento domestico, frutteto, ecc.) e di sostenere le spese scolastiche proprie (se giovane) o dei figli.

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Un gruppo di donne del WHR

2010-2014 – Un pozzo a giostra – Camerun

In Camerun l’accesso all’acqua è molto difficile o perché non ci sono corsi d’acqua (nel nord, verso il deserto del Sahara), o perché il suolo non la trattiene ed i pozzi si prosciugano presto. Anche nelle scuole, dove i bambini, i ragazzi, i giovani passano metà delle loro giornate, manca l’acqua

Incontro fra i Popoli si è impegnato a costruire dodici miniacquedotti, nel terreno di dodici scuole, con pozzi trivellati e pompe azionate da giostre dove giocano i bambini. Il movimento rotatorio della giostra viene trasformato in movimento di saliscendi della pompa, che riempie un grande serbatoio, da cui partono delle condotte verso i luoghi più significativi del paese (scuola, dispensario sanitario, mercato), dove saranno installate delle fontane pubbliche. E le scuole saranno provviste finalmente anche di un piccolo parco giochi.

In tre anni, Incontro fra i Popoli ha costruito dodici pozzi a giostra e tre con pompa semplice per altrettante scuole primarie del Camerun. Accanto ad ogni pozzo sono pure state costruite delle toilette in numero adeguato agli alunni della scuola.

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Bambini che giocano sulla giostra di uno dei pozzi

2010 – Una brillatrice di riso per Kampene – Repubblica Democratica del Congo

Kampene è una cittadina di 15.000 abitanti nel cuore della foresta tropicale congolese. Ad essa fanno capo un centinaio di paesi, all’interno dei quali i contadini si sono organizzati in OBC (Organizzazioni a Base Comunitaria), per produrre e commercializzare meglio insieme, e dare un futuro migliore a sé ed ai figli. … là dove lo stato è totalmente assente.

Fra le colture del luogo, c’è il riso. E’ una pena per le donne ‘brillarlo’, cioè togliere la crusca attorno al seme. Una ‘décortiqueuse de riz’ (brillatrice di riso) allevierebbe la pena alle donne e permetterebbe di avere a tavola un riso non più ridotto in mille frantumi (inevitabile se il lavoro viene fatto nel grande mortaio).

Incontro fra i Popoli ha offerto 5.000 euro e così, con un bel volo aereo da Goma a Kampene la brillatrice di riso è arrivata ed ora funziona dentro una casetta in mattone cotto e tetto in lamiera.

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La brillatrice di riso

2010 – Tam tam di sviluppo delle donne di Eseka – Camerun

Nel Sud Camerun, zona di foreste, si vive soprattutto di agricoltura. Le donne costituiscono il 70% della forza lavoro. Purtroppo i mezzi sono rudimentali, i metodi culturali non adeguati ai tempi, e quindi la resa agricola è modesta.

Nel dipartimento di Eseka, spontaneamente in questi ultimi anni, le donne si sono riunite in gruppi di mutuo aiuto. Un sacerdote locale, don Leopold Sosthène, ora vescovo, le ha incoraggiate. Incontro fra i Popoli è intervenuta con circa 3.000 euro che, utilizzati sotto forma di microcredito, hanno permesso a molte donne di migliorare la loro agricoltura ed il loro status sociale. Un gruppo di donne ha pure acquistato un mulino. Nel 2009 Incontro fra i Popoli ha realizzato per queste donne un percorso di formazione che si è concluso con la costituzione di una federazione, una specie di grande cooperativa, la HIKUU MAHOL (Tam tam di sviluppo), che riunisce ora circa 300 donne. La Diocesi di Eseka, vedendo la loro determinazione, ha offerto loro un paio di stanze, come loro sede.

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Un gruppo di donne di Eseka

2009 – Dalla riva destra alla riva sinistra – Repubblica Democratica del Congo

La città di Kindu (Regione Maniema, Rep. Dem. Congo) è divisa in due dal fiume Congo. Molte scuole si trovano sulla sponda destra. Ogni giorno, c’è lo spostamento degli alunni verso quella riva. Il numero di piroghe destinato al trasporto di persone (e di studenti) è ridotto e questa situazione provoca spesso il ritardo degli alunni a scuola, oltre a numerosi incidenti, anche con perdite di vite umane.

Progetto di sviluppo previsto: Per porre rimedio alla situazione e prevenire gli incidenti, Incontro fra i Popoli e l’associazione congolese APEMA hanno acquistato e messo a disposizione per il trasporto degli alunni una piroga motorizzata, grazie ai 6.000 euro raccolti come Sostegno a Distanza.

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La piroga di Kindu

2009 – Mulino per le donne di Yakang – Camerun (nord)

Il paese di Yakang (Camerun) si trova sotto la zona del Sahel, a sud del deserto del Sahara. Il clima è caldo secco. Piove una volta alla settimana se va bene, da giugno a settembre. Si coltivano miglio, fagioli e arachidi per il cibo quotidiano e cotone da vendere ad una multinazionale francese. Il reddito è molto basso.

Incontro fra i Popoli ha sostenuto un progetto di sviluppo, attraverso il microcredito, di 150 cooperative. Uno dei gruppi sostenuti, le “Donne coraggiose di Yakang”, per disimpegnarsi dall’oneroso quotidiano lavoro di macinatura a mano del miglio nel mortaio, voleva dotarsi di un mulino a motore, affidando la gestione tecnica del mulino ad un mugnaio e sostenere, a turno, la gestione della cassa.

Con 2.500 euro è stato comprato un mulino con motore a gasolio, poi ben installato in una casetta in mattone crudo e tetto in lamiera.

Mulino per le donne di Yakang web

La fila d’attesa con il miglio da macinare

2009 – Allacciamo i fabbri alla corrente elettrica – Camerun (nord)

Maroua (nord Camerun) è una città di 300.000 abitanti ed è al centro di un immenso territorio agricolo. Come dappertutto, la categoria degli artigiani è il motore di ogni altra attività.

Incontro fra i Popoli ha sostenuto, attraverso il microcredito, 500 piccole imprese artigiane, tra cui alcuni fabbri che trasformano la ferraglia di recupero in utensili per la casa e il lavoro agricolo (lampade a petrolio, bracieri, coltelli, carriole, vanghe, rastrelli, ecc). Fra questi fabbri, si è costituita una “cooperativa”, che è arrivata ad aprire un negozio comunitario. La cooperativa ha chiesto di essere sostenuta nell’allacciamento elettrico alla rete nazionale, distante circa un chilometro dall’area dove sono situati i suoi laboratori.

Incontro fra i Popoli ha organizzato a Cittadella un concerto di musica classica, ottenendo 400 euro di offerte. Con questi soldi i fabbri di Maroua hanno pagato l’allacciamento alla corrente elettrica e si sono costruiti una saldatrice. Ora gli altri fabbri ricorrono a loro per ogni tipo di saldatura

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Giovani fabbri al lavoro

2009 – Il piccolo commercio delle donne di Matomb – Camerun

Matomb è capoluogo di un territorio molto densamente popolato. Oltre al nucleo centrale, ci sono le frazioni di Mambiné, Nkenglikok, Mandoumba. Il 90% della popolazione vive di agricoltura, ma non c’è terra per tutti.

“Donne coraggiose di Matomb” è un’associazione costituita da 15 gruppi di donne che desideravano avviare un piccolo commercio, o un aumento della superficie coltivabile o comunque dedicarsi ad altre nuove attività produttive, a partire da un capitale d’inizio che non hanno, ma che poi restituirebbero (microcredito) una volta avviata con profitto la nuova attività redditizia.

Incontro fra i Popoli ha dato fiducia alle donne offrendo loro 5000 euro. Alcune donne hanno comprato dei campi da coltivare, altre degli animali da allevare. Una ha aperto un piccolo ristorante, sul bordo della strada statale.

 

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Le donne di Matomb

2009 – Un pollaio di salvezza – Repubblica Democratica del Congo

Quando Sikitiko Léonard si trovò senza moglie, capì che, se già è difficile per tutti vivere in mezzo alla foresta che soffoca la città in cui abita, ancor più lo è per chi è solo. Fondò allora l’associazione UPVS, che riunisce donne sole, ripudiate, vedove e vedovi. Insieme si danno forza. Ognuno ha il suo lavoro, chi la piscicoltura, chi la ristorazione, chi il barbiere, ecc. Ma più di mezzo euro al giorno è difficile averlo.

L’UPVS voleva costruire un pollaio nel piccolo pezzo di terreno a fianco, nella sede dell’associazione,  così da avere qualche entrata aggiuntiva al magro reddito del lavoro e qualcosa in più da mangiare.

Ora, con i 500 euro offerti da Incontro fra i Popoli, il pollaio ha un bel recinto in bambù, una mangiatoia, un abbeveratoio, 10 galline ovaiole e 40 pernici.

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Il pollaio di UPVS

2008 – I banchi per la scuola – Repubblica Democratica del Congo

A Bukavu molti bambini non frequentano la scuola, soprattutto per motivi economici (lo Stato non paga gli insegnanti, i cui stipendi sono quindi a carico dei genitori degli alunni) e di carenza di strutture (non ci sono sufficienti aule per contenere tutti i bambini in età scolare).

Le Suore Francescane hanno costruito recentemente una scuola elementare composta di 8 aule, ciascuna delle quali può contenere una classe (da 30 a 54 alunni).

Le nuove aule erano senza i banchi e le suore non avevano i soldi per comperarli.

Incontro fra i Popoli ha dato 1.500 euro … ed ecco 144 banchi nuovi.

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Bambini a scuola con i nuovi banchi

2008 – Emergenza Kivu – Repubblica Democratica del Congo

Nel Nord Kivu (R. D. Congo) continua una guerra sostenuta dalle più grandi potenze mondiali per spartirsi le zone di estrazione mineraria. Nel capoluogo, Goma, si riversano tutti i rifugiati delle campagne su un raggio di 400 km. La guerra continua e la speranza di tornare presto a casa svanisce. I loro figli, che frequentavano la scuola nei loro villaggi, si trovano per strada tutto il giorno.

L’associazione Muungano, partner di Incontro fra i Popoli, ha chiesto un aiuto per iscrivere questi ragazzi nelle suole della città: pagare la quota per lo stipendio dei maestri (che non sono pagati dallo stato, ma dai genitori degli alunni); dotare ogni alunno di una divisa, dei quaderni, etc.

Con 3.000 euro Incontro fra i Popoli ha permesso tutto questo ad una cinquantina di bambini sfollati.

 

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Un gruppo di bambini sfollati a scuola