koza

Leopoldo, presidente di Incontro fra i Popoli, e Michele, direttore, sono stati due giorni nei Monti Mandara – Camerun, in particolare a Koza, zona rossa, fulcro di tanti attentati di Boko Haram. Avevano una scorta di quindici militari armati e due camionette. Koza è un comune di 120.000 abitanti, con una densità di 266 abitanti al chilometro quadrato, più della Pianura Padana.
Nella sala consigliare del municipio, Leopoldo e Michele hanno incontrato ottanta donne, rappresentanti di quindici cooperative femminili, scelte fra il centinaio presente nel territorio. L’incontro di animazione/formazione sostenuto da Leopoldo verteva soprattutto sul ‘microcredito’.
Ogni cooperativa si è presentata con una scheda dettagliata di un suo progetto, per la realizzazione del quale chiedeva a Incontro fra i Popoli un capitale di avvio, assicurandone la restituzione entro tempi certi e definiti. Nel periodo fra la consegna de credito e quello del suo ritorno, le donne assicurano una conduzione corretta del loro progetto, fino ad accumulare una riserva monetaria pari al montante avuto in prestito, e tale nuovo montante sarà il capitale che permetterà loro di avanzare nel tempo. Saranno concesse somme che vanno da quattrocento a ottocento euro.
Tutti i quindici progetti presentati riguardano l’attività principale che la cooperativa già realizza, ma che intende potenziare, così da permettere a se stessa e alle sue socie una ‘sicurezza finanziaria’. Un gruppo ha come progetto il potenziamento della cultura di cipolle, un altro l’ampliamento della produzione di tessuti, un terzo si avvia alla produzione e commercio di bignè da vendere al mattino come colazione. Tutte le altre cooperative si prefiggono lo stoccaggio di cereali: il loro acquisto nel momento della bassa del prezzo, la loro conservazione e la rivendita nel momento dell’aumento del prezzo. Un sacco di miglio (con cui fare la polenta quotidiana) ora costa 7.000 franchi; in maggio lo si vende anche a 17.000 franchi.
Leopoldo ha insistito molto sulla garanzia del recupero. Un gruppo, per esempio, mette a disposizione un paio di buoi, in caso di suo mancato rimborso. Gli altri devono ora precisare meglio la loro ‘garanzia’.
La gestione nel tempo di quest’attività è affidata all’associazione camerunese ‘Tammounde – Speranza’, partner locale di Incontro fra i Popoli, in particolare al suo bravo direttore Jean Bosco Ndjock e ai suoi due animatori, i signori Mallà e Gazawa.
Le felicitazioni del sindaco, un camerunese cosmopolita, sono state sincere, sia per l’apporto di incoraggiamento che Incontro fra i Popoli sta dando alle sue cittadine, sia per il coraggio dei due italiani di inoltrarsi nel suo territorio, così tristemente ora obbligato all’isolamento a causa di un gruppo invisibile ma tragicamente presente.